“Il decreto rappresenta sicuramente un grande passo in avanti verso la diffusione di una rete di accesso
alla defibrillazione precoce – sottolinea Bruno Papaleo, del dipartimento di Medicina del Lavoro
dell’INAIL, che coordina un gruppo di ricerca sulla diffusione della cultura del primo soccorso nei luoghi
di lavoro – L’auspicio è che l’installazione del Dae nelle società sportive rappresenti il primo passo verso
una distribuzione più capillare di questi dispositivi, insieme alla diffusione di una cultura dell’emergenza
e del primo soccorso; in accordo anche con quanto stabilito dalla normativa vigente, che raccomanda ad
esempio la presenza del Dae nelle aree con particolare afflusso di pubblico come aeroporti, stazioni
ferroviarie, centri commerciali, alberghi, ristoranti, ipermercati, scuole, università, uffici e nelle aree ad
alto rischio come le strutture industriali”.